Sulla passerella sfilano capi che si rifanno al mondo militare, di cui carpiscono la semplicità funzionale, la rinuncia al superfluo, il rigore. L’uniforme è l’abito pratico e modulare per eccellenza. Il simbolo della ribellione al doversi mostrare. Ciò che conta è invece la presenza pensosa dell’essere se stessi. Non solo. Le coperte militari diventano tuniche, una forma di divisa anche questa, ispirata a usi e costumi dei monaci. A unire i due mondi la purezza cruda, accentuata dalle righe orizzontali, che percorrono giacche, maglie, pantaloni, camicie.
Anche per i capelli vale lo stesso mood ,sleek back alternati a righe centrali,tutti i volumi vengono annullati.